STORIA

Offida e il Piceno un legame antico

A metà strada fra la costa adriatica e le prime propaggini dell’Appennino, le colline offidane sono da sempre vocate alla coltivazione della vite.
Nel panorama dei colli del Piceno, la tradizione enoica di Offida riveste un ruolo centrale, tanto che l’ex monastero di San Francesco nel centro storico del paese ospita la sede dell’Enoteca Regionale delle Marche. Fin dall’epoca Romana, la produzione di vino delle terre dei Piceni è considerata copiosa e di ottima qualità. Numerose sono le testimonianze degli storici antichi, così come i profili tratteggiati da storici di epoca più moderna come il Bacci.

Scegliere oggigiorno di visitare Offida vuol dire offrire allo sguardo intrecci visivi fatti di filari di viti che si susseguono evidenziando le pendenze di un territorio che va in battere e levare. Così la tradizione enoica affianca quella della produzione artigianale. Entrambe accomunate da un fare dalla storia antica e densa di fascino.

Non si può venire a Offida e non fare un tour delle cantine, quelle che offrono degustazioni guidate di vini e prodotti della terra.
È il modo migliore per affondare nelle radici di un territorio, ascoltare come è cambiato e come si adatta alle sfide dell’oggi.
Il vino, anche quello di lungo invecchiamento, come il nostro Offida DOCG Rosso non resta mai fermo. Evolve.
E questo è il gusto del Piceno a tavola, intenso e generoso. Aromatico e abbondante. Indimenticabile.

L’evoluzione di un territorio

La produzione enoica del Piceno ha sempre dato origine a vini corposi, potenti, fin dai secoli nei quali il vino era considerato un alimento dalle popolazioni rurali.
Dopo la mezzadria, si dà il via a un’agricoltura specializzata, un lungo percorso, che ha portato nel secondo dopoguerra all’accorpamento dei poderi e alla nascita di aziende enologiche vitivinicole.
Con il tempo ci si è spostati su una produzione di qualità, abbandonando gradualmente il vecchio obiettivo della sola massa quantitativa, per raggiungere una consapevolezza nuova.

Una vera e propria rivoluzione, quella culminata negli anni ’80, portata avanti da pochi produttori lungimiranti che hanno impresso il loro segno nel panorama vinicolo.
Tra questi troviamo Guido Cocci Grifoni, fondatore della Tenuta Cocci Grifoni, e artefice della riscoperta del vitigno Pecorino, reimpiantato in queste colline dopo un abbandono ultradecennale.

A oggi, le colline offidane svolgono un ruolo cruciale, facendosi notare per la presenza di produttori attenti a preservare la qualità dei prodotti e il patrimonio viticolo.

La produzione di un vino di qualità, in cui la denominazione funge da tutele e conferma, promuove la consapevolezza di una coscienza della terra e permette di sostenere la ricchezza paesaggistica e gastronomica. Visite in cantina e degustazioni guidate permettono di comprendere come il gusto di un calice di vino sia arricchito da tanti fattori e altrettanti valori.

Quelli in cui investe il produttore.

Rosso Piceno Superiore - Vino tipico delle Marche
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